Un ottimo elettrodomestico che vi permetterà di risparmiare tempo, è senz’altro l’impastatrice planetaria. Questo prodotto, considerandolo da un punto di vista “domestico”, viene comunemente chiamato “planetaria” per il fatto che utilizza un braccio meccanico che riproduce il moto di un pianeta. Un moto è la rotazione sul proprio asse: essa gira su sé stessa proprio come la terra. L’altro moto che compie è quello di rivoluzione attorno al centro, similmente al moto della terra che gira intorno al sole. Grazie all’impastatrice planetaria è possibile creare determinati lievitati senza ripetere il lungo e tradizionale lavoro che necessita, ad esempio, una pizza.
La migliore impastatrice planetaria
Prima di acquistare un’impastatrice è opportuno considerare su quale fascia di prezzo si vuol arrivare. Solitamente, le impastatrici più economiche restano sui 100€ mentre per impastatrici di qualità c’è bisogno di spendere un pò di più. I prezzi oscillano tra i 60 € fino ai 1000 €. Tuttavia, non sempre acquistare un prodotto costoso significa avere garanzia. Il prezzo non sta ad indicare la sua effettiva qualità ma l’impiego di alcune caratteristiche come ad esempio i materiali usati, gli accessori inclusi e le funzioni che può svolgere.
I principali requisiti per un’impastatrice planetaria di qualità sono la versatilità, la potenza del motore (il valore minimo da considerare in quanto a “wattaggio” è 250 W), la velocità di lavorazione (alcuni modelli di impastatrici planetarie hanno anche 9-10 velocità regolabili) e la capienza della ciotola (la quantità d’impasto che si vuol produrre è una delle prime cose da considerare); anche la presenza dei piedini antiscivolo è un fattore importante nella scelta della impastatrice.
Considerando tutti i requisiti principali e dopo aver testato decine di prodotti abbiamo selezionato i modelli migliori e li abbiamo inseriti nella nostra classifica delle impastatrici migliori del 2018. Qui sotto trovi i due migliori modelli secondo il nostro staff con una breve recensione; puoi approfondire ogni aspetto nelle recensioni dedicate.
In pillole
- Le impastatrici più economiche hanno un prezzo sui 100 euro mentre il costo delle impastatrici di qualità più alta arrivano fino ai 1000 €
- I principali requisiti per un’impastatrice planetaria di qualità sono la versatilità, la potenza del motore, la velocità di lavorazione e la capienza della ciotola.
Impastatrice planetaria Kenwood KMX51 KMIX
Una fra le migliori impastatrici planetarie in commercio è la Kenwood KMX51 KMIX. Ritenuta fra le migliori sul mercato grazie al suo ottimo rapporto qualità-prezzo, questo è un modello molto vantaggioso per il consumatore. Le tre fruste all’interno del prodotto (fruste K, fruste a filo e fruste a gancio) vi permetteranno di realizzare sia impasti semplici e di leggera costituzione che impasti più duri e più difficilmente lavorabili. La potenza di questo prodotto è nella media (500 W) e le velocità selezionabili sono 7, velocità che vi permetteranno di lavorare anche le paste più dure e consistenti. Inoltre, il modello possiede un coperchio para-spruzzi che mantiene la superficie di lavoro sempre pulita, aggiungendo in maniera sicura gli ingredienti durante la lavorazione. Qui la nostra recensione completa.
- Ciotola capiente, con comoda impugnatura ergonomica
- Ridotto consumo rispetto ad altre impastatrici dalle uguali prestazioni
- Struttura in alluminio pressofuso che la rende stabile e ferma durante l’utilizzo
- Possibilità di regolare fruste e ganci per adattarli alla ciotola
- Possibilità di ampliare la dotazione di accessori specifici per la pasta
- La ciotola in vetro crea qualche difficoltà di aggangio/sgancio
- Difficoltà di reperimento di alcuni attrezzi aggiuntivi
La nostra valutazione
Impastatrice planetaria Kitchenaid Artisan 5KSM150PS
L’impastatrice planetaria Kitchenaid Artisan 5KSM150PS è un prodotto da non perder di vista. Grazie alle numerose velocità impostabili (ben 10 diversi tipi di velocità), con questa planetaria è possibile lavorare tutti i tipi di impasto, considerando sia i dolci che i salati. Questa panetaria è dotata di una ciotola interna che può ospitare fino a 1,2 kg di farina. Considerando l’apparato dei dolci, è possibile montare a neve fino a 12 albumi di uova oppure montare fino a 1 litro di panna. La capienza della ciotola è standard (4,8 litri circa) ma ciò che la contraddistingue è la presa ergonomica che permette di lavorare comodamente grazie alla sua stabile presa. Disponibile in ben 29 colorazioni differenti (dal più comuni giallo, blu, nero e verde a tante altre sfumature), la Kitchenaid Artisan 5KSM150PS è l’impastatrice planetaria che non vi deluderà. Qui la nostra recensione completa.
- Design accattivante
- Compatta
- Solida e di qualità
- Molto stabile
- Motore a presa diretta che garantisce bassi consumi e potenza elevata
- Accessori inclusi nella confezione non in acciaio inox
- Accessori opzionali cari
La nostra valutazione
Come scegliere una impastatrice planetaria
Prima di capire come scegliere il nostro modello preferito di impastatrice planetaria, è necessario capire come è costruita, ovvero comprendere quali sono i suoi componenti principali, i suoi accessori e i suoi materiali. Oltre ad una ciotola – che varia in misurazione rispetto alla quantità di pasta che volete lavorare – possiede vari tipi di frusta. La frusta è semplicemente quell’oggetto posto appena sopra la piccola piattaforma che lavora la vostra pasta. Solitamente, una buona planetaria possiede la frusta foglia, la frusta a filo e la frusta a gancio.
La frusta a foglia (o frusta k) è uno degli strumenti principale per eseguire un impasto. Questa parte sostituisce il comune cucchiaio di legno o, più comunemente, il lavoro manuale. La frusta a foglia lavora componenti piuttosto corpose e consistenti, componenti, ad esempio, come impasti di uova e farina.
La frusta a filo è invece più utile per impasti più leggeri. Miscele di solo uovo, panna o altri tipi di miscele che sono leggere da lavorare sono adatte per essere mescolate con la frusta a filo. Lo sforzo da lavorazione è inferiore della frusta foglia ed è per questo che la frusta a filo è più adatta. Tuttavia, col fatto che non viene impiegata grande forza lavorativa, il processo di lavorazione è abbastanza lungo. Basta armarsi di pazienza e il risultato raggiunto sarà notevole!
La frusta a gancio è uno strumento utile per lavorare prodotti da “panificio” quali pane, pizza e panettone. Per l’appunto, è indicato in particolare per preparare impasti di pane o di pizza, in quanto l’amalgama degli ingredienti sviluppa automaticamente una “maglia glutinica” con l’impasto. Gli ingredienti da impiegare nel gancio vengono lavorati ed amalgamati a dovere per ottenere un composto denso e soprattutto elastico. Grazie all’elasticità che avrà il composto lavorato dalla frusta a gancio, esso non sarà appiccicoso e risulterà perfettamente lavorabile dalla macchina. I tempi di lavorazione, a differenza della frusta a filo, sono molto più brevi ma leggermente più “faticosi”.
Detto questo, considerando gli strumenti da lavorazione dell’impastatrice planetaria (che sono appunto quasi solamente le fruste), vi consigliamo di tenere a mente ciò che volete lavorare e produrre, visto che ognuna di esse ha caratteristiche specifiche ed adatte a particolari esigenze. Oltre che alle fruste, consigliamo di considerare i materiali con cui essa è composta e la potenza delle impastatrici. Prima di procedere all’acquisto, una delle cose più importanti è assicurarsi che i materiali siano solidi e resistenti e bilanciarsi in base alla potenza in watt di cui abbiamo bisogno.
Prima di scegliere l’impastatrice planetaria che andremo a comprare ci sono numerosi aspetti da tener sott’occhio. Non è consigliato soffermarsi su un primo modello di cui ci si innamora a prima vista. Consultare le schede tecniche dei prodotti è un “must”, dato che ogni modello ha le sue peculiarità e caratteristiche specifiche.
È bene anche correlare le caratteristiche ai prezzi delle impastatrici. Non che sia sbagliato guardare ai prezzi bassi, ma non sempre i prodotti di taglio economico risultano attendibili. Detto questo, è opportuno prendere le impastatrici economiche “con le pinze”, cercando di capire se ne vale la pena di acquistare un elettrodomestico che potrebbe non durare nel tempo. Considerate che una modello medio costa sempre sopra i 100 € e pretendere di volerne una di qualità spendendo 50-60 € probabilmente non vi sarà possibile.
Una delle principali caratteristiche da non perder di vista è la potenza dell’impastatrice planetaria. Un motore con una potenza sulla (o sopra la) media è senz’altro un prodotto migliore e può darvi grandi soddisfazione nella vostra cucina. La forza dell’impastatrice planetaria, se adeguata e potente al punto giusto, riesce a mescolare qualsiasi tipo d’impasto, da impasti più semplici e morbidi ad altri più duri e consistenti. Naturalmente, minore è la potenza e (quasi per certo), minore sarà il valore dell’elettrodomestico. Se vi ritenete principianti nel campo degli impasti e della tecnologia delle impastatrici, acquistarne una di taglia economica non sarà uno sbaglio. Tuttavia, se deciderete di fare un investimento e continuare a produrre impasti tramite una planetaria (o un modello a spirale, eventualmente) avrete sicuramente soddisfazioni maggiore.
Consumi ed utilizzo dell’impastatrice planetaria
La potenza dell’impastatrice non è necessariamente correlata al suo consumo energetico. Tutte e due le misure sono in watt ma è importante non farsi confondere da questa analogia. Innanzitutto, un consiglio è leggere con attenzione la scheda tecnica per capire la differenza fra le due e la distribuzione dei watt all’interno del prodotto. Detto questo, la potenza può essere maggiore o minore fra un prodotto e l’altro, ma ciò che influenza maggiormente il consumo d’energia è un altro fattore: la frequenza d’utilizzo di un’impastatrice planetaria.
Nella maggior parte dei casi, il consumo energetico di un’impastatrice è in gran parte legato alla sua frequenza d’uso. Più andremo ad utilizzarla e più energie consumerà, questo è quanto. La sua potenza non è poi così rilevante in quanto a consumi energetici, quindi consigliamo di organizzare al meglio i tempi di utilizzo dell’impastatrice, in modo da riuscire a risparmiare più energia possibile. Vero che con l’impastatrice si risparmia molto tempo rispetto ad un lavoro manuale di un impasto. Tuttavia, si consumano molte energie, soprattutto se il lavoro è molto. Ad esempio, se lavoriamo con una impastatrice a spirale, in gran parte delle occasioni gli impasti da eseguire saranno molti e quindi servirà più tempo. A meno che non si abbia comprato quest’ultimo modello solo per lo sfizio d’averla, essa viene solitamente impiegata per lavorare grandi quantità d’impasti. Detto questo, considerate i tempi di lavoro come una delle cose più importanti e, soprattutto, organizzare il tempo nel migliore dei modi in quanto ci permetterà di fare non solo ottimi lavori in ottime tempistiche ma ci farà risparmiare energie preziose.
In pillole
- I componenti principali di un’impastatrice sono: il corpo motore, la ciotola e le fruste (la frusta a foglia, la frusta a filo e la frusta a gancio).
- La frusta a foglia è adatta per gli impasti consistenti e corposi.
- La frusta a filo è più utile per impasti leggeri.
- La frusta a gancio è adatta per lavorare i prodoti da panificio (pane, pizza, panettone, ecc.)
- Importante valutare la potenza del’impastatrice e di conseguenza il suo tempo di lavorazione.
- E’ sempre utile correlare le caratteristiche dell’impastatrice planetaria ai prezzi.
- Assicurarsi che i materiali dell’impastatrice planetaria siano solidi e resistenti e considerare la potenza in watt di cui abbiamo bisogno.
In pillole
- Il consumo effettivo di una impastatrice planetaria è modesto
- Una stima dei consumi dipende principalmente dal tipo di preparati e dai loro tempi di preparazione.
Impastatrice prezzi e offerte
Innanzitutto, un’impastatrice planetaria è senz’altro il tipo d’impastatrice su cui andremo a parare, soprattutto se si vuol spendere poco. Basti pensare che un’impastatrice professionale, come può essere una a spirale, costa ovviamente molto di più (si può arrivare fino ai 600-700 euro). Se invece ciò che interessa a noi è una semplice planetaria che va sotto i 100 €. Per darvi un consiglio, marchi come Bosch, Moulinex, Klarstein e Kenwood rientrano fra le migliori impastatrici che troverete sul mercato. Scegliere un’impastrice economica è rischioso se non si sa cosa guardare con attenzione: qui puoi trovare la nostra guida su impastatrici economiche.
Per quanto riguarda i costi delle impastatrici planetarie ricordatevi che, per avere un’impastatrice di qualità, dovrete spendere una cifra sopra i 100 €. Molto raramente potrete trovare di buone a meno. Niente vi vieta di provare, ma è molto facile che un modello troppo economico abbia prestazioni piuttosto scadenti e la sua longevità sia minima. Può capitare che la macchina si blocchi nel mezzo di un impasto o che un componente si blocchi durante la lavorazione. Questo può succedere soprattutto se i materiali con cui è composta non sono adeguati a durare nel tempo o, appunto, non sono esattamente “di qualità”.
Se invece non vi importa particolarmente e volete comprarla solo per il gusto di provarla, numerose sono le planetarie presenti in commercio che non sono esattamente “di qualità”. Tuttavia, pur che la utilizziate per un impiego effimero, raccomandiamo sempre di documentarsi e verificare se, effettivamente, l’elettrodomestico vale la pena d’essere acquistato. Comprare un articolo dai materiali scadenti potrebbe essere uno spreco, oltre che di denaro, di tempo. Consultare con cura le schede tecniche dei prodotti che andrete a osservare è senz’altro la miglior cosa da fare. Prendetevi tutto il tempo che vi serve per capire quale modello si adatta maggiormente alle vostre esigenze culinarie.
Ultimo ma non meno importante consiglio è quello di leggere le recensioni dei prodotti. In questo modo potete sentire voci veritiere e garantite da una (seppur breve) esperienza con il prodotto in questione. È logico che un rivenditore, nella maggior parte dei casi, si rivolgerà a voi con un tono “orientato” verso la vendita mentre un utente che ha provato il prodotto con le sue mani dirà come stanno effettivamente le cose. Un buon modo per mescolare queste due fonti di informazione è quello di formulare un’opinione personale sia considerando l’utenza sia considerando i rivenditori. Così facendo avrete un’idea personale del prodotto e di cosa è capace di fornirvi.
In pillole
- I marchi degli impastatrici come Bosch, Moulinex, Klarstein e Kenwood rientrano fra le migliori impastatrici che troverete sul mercato.
- Un’impastatrice di qualità ha un prezzo sopra i 100 €.
- Un modello troppo economico rischia di avere prestazioni scadenti e una longevità minima.
- È importante leggere con cura le schede tecniche dei prodotti.
- Sempre utile leggere le recensioni dei prodotti.
Manutenzione dell’impastatrice planetaria
Dopo aver acquistato la nostra impastatrice planetaria ed averla utilizzata in molteplici occasioni, ci siamo accorti che alcuni elementi dell’elettrodomestico sono danneggiati e non permettono al prodotto di funzionare nel migliore dei modi. Verificato che parti dell’impastatrice non funzionano correttamente, è arrivato quindi il momento di dare un giro di vite alla situazione: necessitiamo di sapere come eseguire una corretta manutenzione dell’impastatrice.
È bene sapere che non è poi così difficile riparare un’impastatrice planetaria, visto che, in generale, non richiede un grande lavoro di manutenzione. Nella maggior parte dei casi, vi accorgerete che aggiustare le parti danneggiate (o, semplicemente, pulirle) sarà un gioco da ragazzi. Le impastatrici sono state costruite appositamente per poi essere ripulite, riparate e risistemate, quindi non temete che vi sarà possibile trovare la soluzione ai vostri problemi tecnici in breve tempo. Per capire quali sono le parti non funzionanti o danneggiate è opportuno, per prima cosa, smontare alcuni pezzi dell’impastatrice. Come smontare i pezzi? Nell’apposito libretto delle istruzioni è indicato com’è possibile farlo, facendo attenzione a quali elementi dell’impastatrice planetaria è possibile rimuovere e quali no. Ad esempio, se alcune parti, per essere aggiustate, necessitano una ripulita, basterà semplicemente rimuoverle e risciacquarle. Altrimenti, se le parti non possono essere smontate, dobbiamo fare attenzione e capire in quale modo dobbiamo agire. Può essere che il pezzo non funzionante necessiti semplicemente di una piccola ripulita perché ostruito da residui difficilmente removibili senza risciacquare l’elemento in questione. In questi casi, a volte non si necessita nemmeno di rimuovere elementi, ma basta solo pulire dall’interno con panni umidi, cotone o altro che non risulti invadente durante la pulizia.
Come pulire un’impastatrice
Prima di procedere alla pulizia dell’impastatrice planetaria, è necessario capire quali sono le parti che necessitano d’esser pulite. In questo modo, si evita di smontare tutto e di dimezzare il lavoro da eseguire. Ad esempio, se ci accorgiamo che il lavoro è diventato più lento del normale, ma l’unico elemento sporco è la ciotola, potremo pensare che basterà rimuovere solo quella, senza dover andare a togliere altre parti che rimangono pulite e quindi intatte. Inutile dire che prima di procedere allo smontaggio dei pezzi vi raccomandiamo di operare con la spina dell’impastatrice staccata, onde evitare scosse o danni alla vostra salute. Per procedere poi alla susseguente pulizia degli elementi sporchi, utilizzate acqua calda e detersivo. Attenzione a quest’ultimo: importante è che non sia un detersivo eccessivamente forte, visto che può causare notevoli deterioramenti. Dopo aver lavato a dovere le parti da voi rimosse, potrete poi riasciugale e rimontarle quando volete.
Prima della pulizia, una degli accorgimenti principali è quello di non lavare l’impastatrice sotto acqua corrente impiegando l’utilizzo di abrasivi o detersivi che potrebbero causare piccole erosioni o danni permanenti. Per risolvere tale problema e, ad ogni modo, effettuare una pulizia più che decente, nella maggior parte dei casi vi basterà un panno o del cotone inumidito per fare in modo che la pulizia avvenga nel migliore dei modi. Tuttavia, se necessitate di rimuovere una parte di sporco incrostato all’interno dell’impastatrice planetaria, potete mescolare acqua e detersivo ma sempre facendo molta attenzione, scegliendo il detersivo che fa al caso nostro.
Una delle cose da evitare in primis è quella di non mettere “a mollo” in acqua e, soprattutto, in altri liquidi le parti smontabili o altre parti dell’impastatrice. Così facendo si rischia di rimuovere il lubrificante che risiede nelle parti in questione e visto che per rimettere il lubrificante c’è bisogno di un processo lungo e costoso, sconsigliamo caldamente di far perdurare i pezzi dell’impastatrice in acqua o altri liquidi. Sconsigliamo anche di utilizzare coltelli o posate taglienti per rimuovere eventuali residui di pasta o di altri ingredienti. Non solo rischiate di graffiare il prodotto, ma quello che potrebbe risultare un semplice lavoro di rimozione potrebbe causare danni permanenti, come ad esempio causare una “storta” ad un frullatore o a un rullo interno, storta che potrebbe risultare fatale.
Manutenzione interna dell’impastatrice
Dopo aver capito come lavare, risciacquare, asciugare ed eventualmente risistemare la nostra macchina per gli impasti, è bene capire alcuni piccoli dettagli per mantenere nel tempo l’impastatrice planetaria o di stampo professionale che sia. Per prima cosa, leggere con cura il libretto delle istruzioni è senz’altro un buon metodo per evitare danni. In questo modo, non solo saremo consapevoli di come la macchina realmente funziona, ma così facendo possiamo prolungare la vita dell’impastatrice. Visto che i produttori non sono responsabili di danni da noi causati, a meno che non entri in campo la garanzia del prodotto, spetterà a noi capire in maniera approfondita come utilizzare al meglio la nostra impastatrice.
Se sospettiamo di alcuni danni interni, controllare la cinghia dell’impastatrice è una buona idea per fare in modo che la regolazione del processo d’impasto sia corretta e conforme agli altri elementi. In casi di sospetti danneggiamenti, è opportuno farla controllare, solitamente, ogni 3-4 mesi. Anche la catena di trasmissione, in questi casi, è un’altra parte da non lasciar perdere. Anch’essa andrebbe controllata dopo alcuni mesi, giusto per verificare che tutto sia al suo posto e non sospettare più di eventuali danni notati in precedenza. In molti casi basta aggiungere olio lubrificante per fare in modo che la catena di trasmissione e la cinghia vengano regolate manualmente. Se il danno è grave o difficilmente riparabile, probabilmente necessitate di una assistenza tecnica.
Un altro dei problemi tecnici che si possono verificare è il malfunzionamento del mixer che mescola il nostro inpasto, inteso come la parte collegata alla frusta o ad altre parti che lavorano direttamente sull’impasto. Un non corretto funzionamento del mixer è causato da alcuni problemi di vario genere che spesso ci sfuggono di mano ma che tuttavia sono abbastanza semplici da risolvere. Solitamente se il mixer non funziona, si presentano i seguenti problemi: la presa di alimentazione non è inserita; l’interruttore di emergenza segnala rosso; il timer è in posizione 0; il coperchio del mixer è sollevato; la protezione di sicurezza (intesa spesso come il coperchio stesso) è sollevata.
Può succedere anche che il coperchio dell’impastatrice non si chiuda. In questi casi, o le viti sulla piastra di bloccaggio sono troppo larghe e non permettono al coperchio di chiudersi o semplicemente basterà girare il gancio o la frusta in questione, in maniera che risulti allineata al disco corrispondente. Così facendo, il coperchio si chiuderà di nuovo.
Se invece la ciotola della nostra impastatrice non resta immobile e continua a oscillare incessantemente quasi come se stesse per uscire da un momento all’altro, si necessita di ricorrere alla regolazione della cinghia o della catena di trasmissione precedentemente descritte, visto che potrebbe essere causata dal fatto che si siano allentate o siano posizionate male. Inoltre, può anche succedere che il gancio non sia stabile durante la lavorazione dell’impasto. Anche in questo caso è sempre bene controllare la cinghia e la catena di trasmissione dell’impastartrice, visto che regolano la stabilità ed il corretto funzionamento dei processi di lavorazione.
Per capire come accedere alla cinghia e alla catena di trasmissione, si consiglia di leggere accuratamente il libretto d’istruzioni, così da capire quali operazioni dobbiamo svolgere senza danneggiare niente. Una mancata documentazione su come operare sui suddetti elementi potrebbe causare danni permanenti, quindi fare attenzione per la manutenzione interna è un “must”. Consigliamo di ricorrere a specialisti solo nei casi in cui abbiate esaurito tutte le possibilità di svolgere riparazioni in maniera autonoma. Non solo risparmierete denaro, ma se riuscite a riparare l’impastatrice planetaria da soli, successivamente saprete meglio quali sono i problemi da affrontare per far si che funzioni di nuovo in maniera corretta.
In pillole
- Per pulire un’impastatrice smontiamo solo le parti che necessitano d’esser pulite, utilizzando l’acqua calda e detersivo neutro.
In pillole
- Per pulire un’impastatrice smontiamo solo le parti che necessitano d’esser pulite, utilizzando l’acqua calda e detersivo neutro.
- Abrasivi o detersivi forti potrebbero causare piccole erosioni o danni permanenti.
- Per pulire il corpo motore dell’impastatrice meglio utilizzare un panno o del cotone inumidito.
- Non mettere “a mollo” in acqua e in altri liquidi le parti smontabili o altre parti dell’impastatrice.
In pillole
- Consigliamo sempre di leggere il libretto d’istruzione del vostro modello di impastatrice.
- Se sospettiamo danni interni, controllare la cinghia dell’impastatrice e la catena di trasmissione.
- Se il danno è grave o difficilmente riparabile, probabilmente necessitate di una assistenza tecnica.
Hai ancora qualche dubbio?
Nessuna paura! Abbiamo testato decine di modelli diversi di impastatrici e sicuramente tra una di questi c’è il modello perfetto per te. Ecco una lista per trovare velocemente le informazioni più importanti.
Le nostre guide
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